La comunità ebraica, originariamente conosciuta come la “corporazione ebraica”, aveva il compito di organizzare la vita spirituale ed economica dei suoi membri. Aveva anche un ruolo politico e di rappresentante legale. La popolazione ebraica era organizzata in corporazioni secondo i mestieri. I più ricchi avevano contatti con i governanti o i boiardi ai quali offrivano prestiti in denaro. Nel 1666 fu creato l’incarico di Haham Başa, leader spirituale della comunità (abolita nel 1834), il leader laico era il Grande Capo Roş Medina (“capo della città”). Il rabbino era al capo della comunità, essendo un giudice e supervisore dello stato civile. Viene istituita la tassazione della comunità, la gabella, attraverso la quale si pagavano le imposte allo stato ed il restante veniva utilizzato per la manutenzione delle istituzioni e aiuto ai poveri. La comunità ebraica di Iaşi raggiunse nel 1859 in quasi il 50% della popolazione della città. Furono istituiti l’ospedale, le scuole e gli istituti di aiuto per i poveri. Nel 1863 venne abolita la gabella, le scuole furono chiuse e gli incarichi delle istituzioni e della comunità furono trasferiti all’Ospedale israelita, con personalità giuridica separata. Dopo il 1919, a causa delle difficoltà in cui versavano le istituzioni della comunità ebraica, venne deciso la sua riorganizzazione. La Comunità ebraica in Romania venne riconosciuta quale ente pubblico solo nel 1927, dopo l’attuazione della Costituzione del 1923 che garantì i diritti di cittadinanza a tutti i gruppi etnici in Romania.
Nel 1986, nella Grande Sinagoga, ebbe luogo l’inaugurazione di un museo dedicato al contributo apportato dalla comunità ebraica alla città. Il restauro della sinagoga, implicò nel 2011 il trasferimento del museo presso la Comunità di oggi nell’edificio denominato “Casa delle cinque strade”. Il museo annovera tra i suoi reperti oggetti di culto ebraici caratteristici dei rituali delle principali feste del calendario ebreo: Shabbat (ogni Sabato), Roş Haşana (Capodanno ebreo, da settembre a ottobre), Simhat Torah (Gioia di ricevere la Torah, nel mese di ottobre), Hanukkah (Festa della Luce, novembre – dicembre), Purim (sorte, la liberazione del popolo ebreo dell’impero persiano nel 427 a.C. marzo) e Pesah (Pasqua ebraica – la festa ebraica della liberazione dalla schiavitù in Egitto, marzo-aprile). Un baldacchino decorato, posizionato al centro, ricorda i matrimoni ebrei. La mostra riunisce articoli, riviste, vecchie foto, manifesti e libri di autori ebrei di Iaşi.
Dal 2002, il centro supporta un circolo che amministra il ristorante Rituale con cucina kosher, secondo le regole kashrut, il coro e il gruppo musicale tradizionale. Il circolo si impegna attivamente nella vita culturale, organizza spettacoli, conferenze, commemorazioni e spettacoli cinematografici. Oggi la comunità ebraica di Iaşi conta circa 300 persone, la maggior parte delle quali provengono da famiglie miste.
Orario di visita del Museo: 09-14: 00 (documento di identità obbligatorio)
Cătălin Mihuleac – “L’ultima sigaretta di Fondane”
Lo scrittore contemporaneo Cătălin Mihuleac, nato a Iaşi, si è affermato grazie ai romanzi, alle opere teatrali e un’attività giornalistica prodigiosa. Nel 2014 pubblica il romanzo “America da oltre il Pogrom”, un libro importante nella letteratura romena che parla del Pogrom di Iaşi nel mese di giugno 1941. Il prossimo volume, “L’ultima sigaretta di Fondane” (2016) racconta la di Benjamin Fondane, un importante scrittore e poeta ebreo (romeno-francese), nato a Iaşi e morto nel campo di sterminio di Auschwitz. Questo micro romanzo fu messo in scena nel 2015, in un’opera teatrale sperimentale ove le proiezioni video, la musica d’epoca e lo spazio non convenzionale con una forte carica simbolica (deposito dei tram a Iaşi), hanno ricreato un tragico momento storico.
Traduttrice – Mihaela CUCU