Il palazzo fu costruito nel 1830-1832 secondo un progetto di Gustav Freywald che progettò anche la Cattedrale Metropolitana di Iaşi. L’edificio fu realizzato in stile neoclassico. Fu costruita anche una cappella per servire il palazzo, cappella che oggi non esiste più.

Alla fine del XIX secolo il palazzo era residenza della ricca famiglia Rosetti-Roznovanu. Tutta la diplomazia russa nel periodo del Regolamento Organico (1829-1831) lavorò in questo edificio. Il 3 aprile 1866, nel cortile del palazzo, ebbe luogo una violenta manifestazione separatista. La notizia dell’abdicazione di Alexandru Ioan Cuza e la sua sostituzione al trono con un principe straniero riaccese il movimento anti-unione, di cui facevano parte proprietari terrieri scontenti della situazione nel Principato Moldova dopo l’Unità. L’obiettivo era la separazione dalla Valacchia e l’ascesa al trono del boiardo Neculai Rosetti-Roznovanu. Su ordine di Lascar Catargiu l’esercito intervenne e, a seguito di scontri di strada violenti, la barricata anti-unione di fronte al palazzo Roznovanu fu demolita, con d i leader arrestati e vittime da entrambe le parti. Alla rivolta presero parte, anche Ion Creangă (con gli anti-unionisti), che soccorse il Metropolita ferito negli scontri.

Il Palazzo ospitò grandi personalità del tempo, membri delle famiglie reali, e artisti famosi come Hariclea Darclée e George Enescu. Nel 1891 il sindaco Vasile Pogor ottenne l’edificio dalla famiglia Roznovanu. Vi è una leggenda che racconta che il palazzo fu perso al gioco dal suo proprietario. L’edificio subì ulteriori modifiche per essere utilizzato come sede del Municipio. Fu designato come palazzo reale sin dal 1893, però, durante il suo rifugio in Iaşi, nella Prima Guerra Mondiale, la famiglia reale scelse altri edifici. Una figura importante per quei tempi difficili fu il sindaco George Gh. Mârzescu (1914-1916) perché adottò provvedimenti per fornire un tetto ai rifugiati e cibo alla popolazione. Successivamente, nell’edificio furono ospitati gli archivi e la Corte di Cassazione. Nel 1944 diventò sede del Comitato del Partito Comunista, e dal 1970 la sede del Municipio.

Gli elementi ornamentali eclettici furono apposti dopo la decisione di trasformare l’edificio in palazzo reale. Nella parte superiore si notano elementi specifici del neo-gotico francese (la ricca araldica romantica, il tetto di forma trapezoidale) ed all’interno, prevalgono le decorazioni barocche, notevolmente semplificate dopo i lavori di ristrutturazione. All’ingresso, la scalinata monumentale accoglie i visitatori proseguendo, poi, verso il corridoio affiancato da colonne corinzie ini marmo. Le feste e gli incontri organizzate nel passato nella Sala Vasile Pogor vennero sostituiti dalle assemblee del Consiglio locale, sorvegliate dai ritratti di sindaci della città. La guida del municipio può raccontare le decine di storie che contraddistinguono questo maestoso palazzo.


La storia travagliata del Palazzo Roznovanu

Il Palazzo Roznovanu nasconde una delle storie più romantiche che scosse la società generalmente, conservatrice, della Moldova dell’Ottocento. Si tratta dell’amore illecito tra Neculai Roznovanu (1842-1891), proprietario del palazzo e Maria (Marghioliţa) Ghica-Comăneşti, sposata con cancelliere Costache Sturdza, molto più anziano di lei. Neculai, innamorato senza speranza di Marghioliţa, insieme a una banda di mercenari, prese d’assalto il Palazzo Ruginoasa, residenza del cancelliere e rapì la sua amata. Durante la lotta, Săndulache, figlio del cancelliere, fu ucciso. Il marito tradito ottenne il riconoscimento della illegittimità dell’unione dei due amanti e la loro scomunica dalla Chiesa Ortodossa. Si parla anche di una maledizione del palazzo causata dalla scandalosa relazione dei due amanti.

Traduttrice – Mihaela CUCU

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