L’edificio attuale è il risultato di un processo di ricostruzione del Palazzo Reale della Moldova nel periodo 1906-1925, sulla vecchia Corte Principesca di Iasi, attestata nei documenti del XV secolo (1434).
L’itinerario delle arti propone un viaggio al Palazzo della Cultura, sede di due musei che riuniscono l’arte colta e arte popolare, una vera e propria pinacoteca della Moldova nonché il Museo Etnografico della Moldova, una rassegna delle tradizioni regionali. Nello stesso tempo, l’arte si riflette anche nell’architettura neogotica del palazzo, creazione dell’architetto Ion D. Berindei. Per estensione, un importante contributo all’arte della musica è offerto dal Museo della Scienza e della Tecnologia “Ştefan Procopiu” attraverso la sua collezione unica di strumenti musicali dei tempi passati.
La Torre del Palazzo è nota per il suo orologio con carillon, che completa l’atmosfera fiabesca del palazzo e allo scoccare dell’ora suona “Hora Unirii”. Il quadrante dell’orologio è composto da vetrate che rappresentano i segni zodiacali e le ore, ed è vegliato da due montanari vestiti con costumi tradizionali. La torre dell’orologio può essere visitata 15 minuti prima dello scoccare dell’ora, offre una splendida vista sul centro della città e svela il meccanismo ingegnoso che fa risuonare in tutta la città Hora Unirii, la canzone del cuore di tutti i romeni.
Entrando nel Palazzo della Cultura, ogni stanza vi invita a scoprire le sue storie. La ricca araldica ornamentale e le vetrate colorate nell’Atrio d’Onore vi introdurrà nell’atmosfera fiabesca del palazzo. La Sala dei Principi, con i ritratti dei signori della Moldova, rivela il glorioso passato di questa regione storica. La sala “Henri Coandă” ricorda la funzione originaria dell’edificio, il Palazzo amministrativo e di giustizia, dove era in passato la corte dei giuri. La caratteristica distintiva della sala è rappresentato dagli archi gotici in stile Westminster, con angeli che tengono simbolicamente le tavole delle leggi e la pittura del trittico sul muro raffigurante la città alta (Copou), il centro e la città bassa (industriale).
Un’anteprima dell’arte a Iasi è data dall’istituzione del primo museo d’arte nel paese nel 1860, ospitato nel palazzo dal 1957. Inizialmente, la “Pinacoteca” – come veniva chiamato il Museo d’Arte di Iasi, ospitato dalla Vecchia Università aveva solo 12 quadri acquistati a Parigi dal rivoluzionario (1848) Scarlat Vârnav. L’iniziativa venne accolta dagli intellettuali che donarono dipinti delle proprie collezioni, come i 39 quadri donati da Costache Negri. Sviluppata nel corso degli anni, la collezione del museo comprende circa 10.000 quadri, sculture e opere grafiche. Tra i quadri famosi di artisti romeni possiamo annoverare quelli firmati da Nicolae Grigorescu, Octav Băncilă, Theodor Pallady e Nicolae Tonitza.
L’arte popolare è celebrata attraverso il Museo Etnografico di Moldova. Fondato nel 1943, il museo presenta attualmente esposizioni che ricoprono l’intera area della Moldova storica. I reperti riflettono il lo stile di vita ed ei rituali come il matrimonio, le antiche occupazioni, l’architettura tradizionale e l’organizzazione sociale in questo settore. I costumi popolare tradizionali rappresentano uno dei punti di attrazione del Museo, essendo presentati i motivi e lo stile tradizionale moldavo che diventa fonte di ispirazione per la moda attuale.
Il museo della Scienza e della Tecnologia “Ştefan Procopiu” mette in evidenza la collezione unica di macchine musicali automatiche nel settore “registrazione e riproduzione del suono “. Questi reperti furono messi in luce durante il Festival Internazionale di Musica meccanica, quando decine di suonatore di organetti di tutto il mondo vengono a inondare le strade con i loro accordi. Il museo possiede anche macchine fotografiche, macchine di calcolo e scrittura, strumenti meteorologici o di telecomunicazione.
Traduttrice – Mihaela CUCU