L’edificio sito in strada Lăpuşneanu, simbolo della città, fu testimone dell’Unità dei Principati, ricevendo il nome di “Museo dell’Unità” “nel 1959, in occasione del centenario della nascita dello Stato Romeno.

La costruzione venne realizzata nel periodo 1806-1811, il primo proprietario fu Costin Catargi. Dopo il 1827, la casa fu abitata da C. Paladi, candidato al trono e il primo comandante della Milizia di Terra (Armata Nazionale), fondata nel 1830. L’edificio divenne la residenza di Mihalache Cantacuzino Paşcanu e ospitò il primo incontro degli unionisti (Vasile Alecsandri, Costache Negri, Mihail Kogălniceanu) sin dai tempi del principe Gregorio. Ghica Voda.

Nel periodo 1859-1865, il palazzo divenne la residenza del primo sovrano dei Principati Uniti, Alexandru Ioan Cuza. Il principe firmò qui la famosa dichiarazione che proclamava l’avvenuta Unità dei Principati, l’11 dicembre 1861, dopo il riconoscimento ufficiale dell’Unità da parte dell’Alta Porta Ottomana.

Dopo 1865 il palazzo venne restituito agli eredi del suo legittimo proprietario, Ecaterina Ghica. Essi lo vendettero alla Società Credito Urbano di Iaşi che installò gli uffici al piano superiore, affittando ai negozi il piano inferiore. Durante la prima Guerra Mondiale, il palazzo fu la residenza del re Ferdinando e ospitò il quartier generale. Lo scienziato e storico Nicolae Iorga, conoscendo la storia di questo importante palazzo, decise di installare al piano terra la Lega Culturale per l’Unità di Tutti i Romeni, e, nel 1937, istituì al piano superiore il primo museo intitolato “Palazzo Cuza Vodă”.

L’edificio segue le linee dello stile neoclassico. Sulla facciata si vede il monogramma della famiglia Ghica nella ferronnerie del balcone e lo stemma di famiglia Ghica-Comăneşti sul frontone. I massicci Atlanti che sorreggono metaforicamente il peso del cielo spinsero il grande poeta Mihai Eminescu a dire “quando attraverso la strada Lăpuşneanu e guardo verso il Palazzo di Cuza Vodă mi sento schiacciato dalla storia del popolo rumeno“. L’interno è caratterizzato da elementi rinascimentali e barocchi, che si trovano nella Sala d’Onore, nella Sala dei Principi e negli appartamenti. Gli elementi decorativi dei soffitti e i telai delle porte formano un insieme unitario con lo stile e con l’architettura dell’edificio.

Il piano terra rivela vari aspetti dell’epoca dell’’Unità (lo storico del palazzo, la doppia elezione, i personaggi dell’Unità, la politica riformatrice) e ospita numerosi eventi culturali. Nel passaggio verso il primo piano il quadro Hora Unirii di Costache Agafiţei immortala l’evento avvenuto a gennaio 1859 di fronte alla ex locanda Bacalu che si trova nell’attuale piazza dell’Unità.

Il primo piano è dedicato agli appartamenti della famiglia reale – lo studio di lavoro del Principe e della Principessa Elena Cuza, la sala da pranzo, il salotto, la sala da biliardo, il salottino della Principessa e la camera da letto. Il visitatore si sente affascinato dall’atmosfera regale e ritrova l’atmosfera del XIX secolo attraverso i reperti di patrimonio che appartenevano alla famiglia Cuza e a coloro che contribuirono al compimento dell’Unità.

Orario di visita: Martedì – Domenica: 10.00-17.00


Elena Cuza – Grande Signora della Romania

Elena Rosetti (nato nel 1825 a Soleşti, Vaslui) ricevette sin dall’infanzia una buona istruzione che le assicurò una posizione nell’alta società della capitale della Moldova. Nel 1844 incontrò a Iaşi Alexandru Ioan Cuza, e lo sostenne nei momenti cruciali, come l’arresto durante la rivoluzione del 1848 e la sua incoronazione come Principe dei Principati Uniti nel 1859. Con la stessa dedizione si occupò di istruire ed allevare i due figli – Alexandru e Dimitri. Fu molto coinvolta nel sociale attraverso l’istituzione di una scuola per orfani che si chiamerà “L’asilo Principessa Elena”, fece opere di carità e sostenne la stampa di libri di storia della Romania. Nicola Iorga affermò che “Elena Cuza fu la più grande Signora dei romeni che ha saputo mettere da parte l’orgoglio di donna per compiere la missione di Signora.

Traduttrice – Mihaela CUCU

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