La sinagoga dei Calzolai era un luogo di culto ebraico che funzionava in una casa costruita all’inizio del XIX secolo. All’epoca furono costruite molte sinagoghe e case di preghiera in semplici case a cagione del rapido sviluppo della comunità ebraica. Le corporazioni ebraiche erano, inoltre, tenute a prendersi cura delle proprie sinagoghe.
Fino alla Seconda Guerra Mondiale l’attuale edificio appartenne ai membri della corporazione dell’industria della produzione di calzature. Più tardi, vi fu un laboratorio di riparazione e manutenzione di apparecchiature mediche, nonché l’archivio della polizia.
L’architettura dell’edificio è caratterizzata dall’ ingresso alto, affiancato da due finestre curve alla fine di una scalinata semicircolare. Il timpano presenta una decorazione floreale, e, sotto il cornicione decorato con piccole consolle si notano delle piccole finestre per l’illuminazione del sottotetto. Attualmente, la vecchia Sinagoga dei Calzolai è in stato di conservazione e necessita grandi opere di ristrutturazione.
Vicino alla sinagoga il famoso medico ebreo Leon Ghelerter fondò nel 1937 una clinica e un ospedale per bambini e. L’edificio ha un piano terra poco alto e, sul lato, una balconata in legno. Leon Ghelerter fondò delle società di mutuo soccorso, ospedali e cliniche sia a Iaşi che a Bucarest. La clinica in str. Ghica Vodă, di fronte al campanile della chiesa Barnovschi, offriva consulenze gratuite per le malattie polmonari a tutta la cittadinanza e, a prescindere dalla religione. Venne chiamato il “medico di tutte le persone” e combatte tutta la sua vita per sconfiggere la tubercolosi. Dr. Ghelerter fu un forte sostenitore degli ideali socialisti, membro di vari partiti e giornalista combattivo nelle riviste socialiste del periodo interbellico. Ora l’edificio riabilitato ospita il dipartimento Dr. Ghelerter dell’ospedale di psichiatria e neurochirurgia.
Obiettivo non incluso nel circuito turistico.
Il Commercio e le corporazioni ebraiche
I primi immigrati ebrei arrivarono in Moldova nel XIV secolo, specialmente gli ashkenaziti dell’Europa centrale e alcuni ebrei sefarditi di origine spagnola. Col tempo, svilupparono a Iaşi una delle comunità più significative in Europa. Dal momento che gli ebrei non avevano accesso alle cariche pubbliche, si avviarono verso l’artigianato, il commercio, l’industria o le finanze. Gli ebrei furono imbattibili commercianti, che, a partire dal XVIII secolo, si occupavano della vendita di alcolici, tabacco, cotone o sale. Più tardi diventarono abilissimi artigiani – sarti, fabbri, calzolai, orologiai, pellicciai, lavoratori di pellame, bottai etc. La medicina fu l’occupazione preferita per gli intellettuali, come il Dr. Smil alla corte di Ştefan cel Mare, la corporazione dei medici si estese considerevolmente durante ventesimo secolo. L’evoluzione nella moda degli abitanti caratterizzata dal passaggio dai vestiti tradizionali alla moda europea avvenne grazie agli artigiani ebrei che importavano prodotti dalla Germania. La comunità ebraica era organizzate in associazioni professionali chiamate corporazioni, ciascuna con il proprio luogo di culto. A Iaşi vi erano sinagoghe dei Calzolai, Sarti, Musicisti, Telal (venditore ambulante di vestiti vecchi), Macellai, Merari (coltivatori di mele), etc. Oggi, esiste ancora solo la Sinagoga Merari, vicino alla Grande Sinagoga in Târgu Cucu. Alcuni ebrei si occupavano anche del trasporto di merci o passeggeri, con i loro carri chiamati “harabale” che, arrivarono persino a Lipsia. L’attività economica della comunità ebraica contribuì decisamente allo sviluppo dell’ambiente urbano nella Moldova del XIX secolo.
Traduttrice – Mihaela CUCU