L’ex edificio della Camera di Commercio fu costruito nel 1926 come prima parte di un grande gruppo di architettonico, progettato in tre fasi principali di edificazione: Assemblea Mercantile, Scuola di Commercio e Borsa.
Il complesso non fu mai finito, probabilmente a causa della crisi finanziaria del 1929.
La società Amici della Grecia “Filiki Eteria”, guidata dal rivoluzionario Alexandru Ipsilanti, nel febbraio 1821, si insediò temporaneamente con 200 soldati mercenari, nelle ex case Cantacuzino. La proclamazione firmata qui e le donazioni da parte della cittadinanza e della Cattedrale Metropolitana svolsero un ruolo determinante nella indipendenza della Grecia centrale nel 1839.
Nel periodo interbellico, gli spazi al piano terra e seminterrato furono occupati da alcuni dei più ricchi negozi della città, una tabaccheria, la caffetteria della Borsa e un American bar dove bande musicali di Charleston e Dixie facevano risuonare il jazz anche in strada. Il primo piano ospitava la Sala Grande del Club della Borsa, una sala dedicata alla lettura e due sale da gioco con accesso ad un terrazzo laterale e, al secondo piano e in mansarda c’erano degli appartamenti. Attraverso l’ingresso a forma di volta dell’edificio principale viene raggiunto il cortile interno chiamato “Piazza della Borsa”, circondato da un portico che ospitava i clienti quando pioveva. Oggi, nel cortile interno è stata allestita una terrazza “Fix”, ombreggiata, segno della città che ha bisogno di riconquistare oasi di tranquillità dietro gli edifici siti in strada Cuza Vodă.
I bombardamenti del 1944 distrussero la maggior parte della fila di edifici, però, l’Assemblea Mercantile fu colpita solo da incendi. Dopo il consolidamento, l’edificio fu nazionalizzato e dato in uso alle Poste Romene diventate poi Banc Post.
L’edificio venne considerato sin dall’inizio un modello di eleganza e di buon gusto, impressionando con le corte arcate e colonne piccole e di notevole diametro, l’aspetto di fortezza massiccia, il motivo religioso della trinità (tre archi a forma trilobata) oppure il motivo della fune (spirale) sopra le arcate. Essa rientra nello stile architettonico neo-romeno, lanciato dall’architetto Ion Mincu, promotore delle influenze romene in architettura. L’edificio è unico a Iaşi in quanto ha una forte impronta dell’architettura tratta dalle chiese costruite da Ştefan cel Mare, data dalle volte in mattoni scoperti o dai dischi in ceramica smaltata (giallo, verde o marrone) con diversi sigilli moldavi.
Oggi l’edificio è affittato ad alcune società e, il piano terra nonché il seminterrato, hanno ritrovato il fascino dei tempi passati grazie all’Associazione Centro Multimedia “Teatro Fix”, molto popolare tra i giovani assetati di cultura. Questa associazione propone spettacoli di teatro di avanguardia e, nella caffetteria, il jazz è diventato il leitmotiv del luogo insieme alla musica elettronica in un ambiente particolarmente amichevole e piacevole.
Teatro Fix – spazio di cultura non convenzionale
Il Teatro Fix è un centro privato di promozione professionale della cultura contemporanea, in particolare ma non esclusivamente, focalizzato sul teatro e sulla musica, guidato da un gruppo di artisti indipendenti. La direzione, assunta in maniera programmatica, ha come obiettivo, lo sviluppo della nuova drammaturgia, rilevante per la società attuale. Le persone coinvolte nell’attività del Teatro Fix credono fortemente nel coinvolgimento del teatro nella società e nei problemi urgenti e dolorosi della comunità. La parola “Fix” del nome è assunto dai fondatori come una modalità per rafforzare l’ambiente culturale locale e quale desiderio di sostenere i giovani artisti della città. La caffetteria Fix al pianterreno propone altresì quale spazio di “chillout intellettuale con profumo di teatro”.
Traduttrice – Mihaela CUCU