L’organizzazione dei luoghi di culto ebraici si basava su criteri professionali, ogni sinagoga prendeva il nome di una corporazione. Lo stesso avvenne anche con la sinagoga Merari in strada Elena Doamna, dove si riunivano per la preghiera fornitori e coltivatori di mele di Târgu Cucului.

Nel contesto della rapida evoluzione della popolazione di origine ebraica in città, furono necessari più luoghi di preghiera, così, semplici case furono trasformate in sinagoghe. La Sinagoga Merari, che si trovava al primo piano di una casa, in una piccola strada chiamata Labirint, nascosta dietro alcuni edifici fu inaugurata nel 1869. È un edificio molto imponente, e, all’esterno, sono stilizzati alcuni pilastri dorici. Ai tempi del comunismo, fu graziata dalla demolizione e utilizzata quale deposito, mascherato da una serie di alberi di cedro bianco per evitare di essere vista dalla strada.

Dopo una quasi totale ricostruzione la sinagoga fu nuovamente inaugurata il 13 dicembre 2015. Nella parte anteriore dell’edificio fu posta una targa commemorativa. Il rabbino Rafael Shaffer, il capo religioso della comunità ebraica in Romania, fissò la Mezuzah (una piccola scatola attaccata allo stipite della porta con un piccolo frammento della Torah), benedisse il nuovo luogo di culto, leggendo le preghiere tradizionali contenute in un rotolo santo della Torah, recentemente restaurato e donato alla Sinagoga Merari. L’aspetto moderno dell’interno e la luce che entra attraverso le grandi finestre crea uno spazio piacevole e aperto per le cerimonie religiose o riunioni varie.

Nel periodo tra la chiusura della Grande Sinagoga per lavori di ristrutturazione nel 2008 e l’inaugurazione della sinagoga Merari 2015, in una stanza presso la sede della Comunità ebrea, fu allestito un luogo di culto, con oggetti di culto proveniente dalla Grande Sinagoga, Merari e Schor (Podu Roş demolito recentemente) e dalla Sinagoga di Vaslui. Fu predisposto un Aron-Kodesh con sette rotoli di Tora e un pulpito.

Orari di visita: 09-14: 00 (Richiesta al Centro comunitario ebreo)


Lo scrittore Benjamin Fondane

Benjamin Fondane/Fundoianu (pseudonimo letterario di Benjamin Wexler) fu un poeta, saggista e regista cinematografico e teatrale, un membro di spicco dell’avanguardia romena della prima metà del ventesimo secolo. Nato nel 1898 a Iaşi, in una famiglia ebraica di intellettuali, debutta con le traduzioni dall’yiddish sotto il nome B. Fundoianu, dal toponimo Fundoaia, città natale del padre. L’unico libro pubblicato a Iaşi è “La negazione Pietro” nel 1918. A soli 16 anni pubblica nella rivista simbolista “Nuova Vita” di Ovid Densuşianu e, insieme a Armand Pascal, fonda a Bucarest, il teatro d’avanguardia “Isola”.

Nel 1923 emigrò in Francia, dove prese il nome di Fondane. Traduce in francese poesie dei popolari scrittori romeni Tudor Arghezi, George Bacovia o Ion Minulescu. Le sue poesie affrontano i temi del vagabondaggio, dell’esilio e del Paradiso perduto (l’Esodo, Ulysse), evocando l’infanzia nel quartiere Târgu Cucului a Iaşi. Benjamin fu lo sceneggiatore del film Rapt – 1934. A seguito di una denuncia, venne arrestato dalla Gestapo a Parigi. Inizialmente fu rinchiuso insieme alla sorella Lina nel lager di Drancy. Alcuni dei suoi amici romeni, tra cui Emil Cioran e Ştefan Lupaşcu, riuscirono ad ottenere la sua liberazione, però, esso non accettò di abbandonare la sorella. Entrambi furono deportati ad Auschwitz-Birkenau, dove morirono tragicamente. Benjamin fu gassato il 2 ottobre 1944, dopo aver perso le tracce della sorella Lina. In sua memoria, la via tra la sede della comunità ebraica di Iaşi e la sinagoga di Merari porta il suo nome.

Traduttrice – Mihaela CUCU

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