La Casa Dosoftei segna le prime pagine della storia della letteratura romena. Essa fu costruita nel 1677, sul luogo dell’ex cimitero della Chiesa di San Nicolae Principesco, dopo il rifacimento del muro di cinta da parte del principe Antonie Ruset, visibile ancora oggi di fronte all’Hotel Moldova. Anche se la casa, molto probabilmente, fu costruita da un commerciante, il nome è legato al Metropolita di Moldova, Dosoftei Barilă (1624-1693), uno dei più grandi studiosi di storia della Romania, che vi avrebbe vissuto per un periodo. Dosoftei fu il primo vescovo di Moldova che tradusse in lingua romena libri di interesse religioso (“I Salmi”), utilizzando la vecchia tipografia nel processo di ampliamento dell’uso della lingua romena nei luoghi di culto.

Questa “Casa con Arcate” è realizzata in uno stile particolare bizantino medioevale con mura massicce in pietra, quasi di forma cubica, con il tetto lievemente pendente e grondaie strette, caratteristiche di un clima arido come quello in Anatolia. Ciascuno dei due piani della casa possiede due ampie camere. Una nota speciale è data dalle piccole finestre rettangolari e dal portico sul lato strada, portico realizzato con sei archi sostenuti da colonne massicce. Lo stile architettonico dell’edificio ricorda i negozi, come, ad esempio, quelli presenti in fiere e bazar dell’ex impero ottomano. La merce veniva esposta sotto il portico, mentre le stanze erano adibite a magazzini. Questo è l’unico edificio rimasto della vecchia borgata commerciale Venerdì Santo che occupava l’intera area dal Palazzo a Hală.

Nel 1970 vi fu aperto il Dipartimento di Letteratura Antica del Museo di Letteratura Romena a Iaşi, luogo rappresentativo per preservare i valori. Vicino all’edificio, la statua bronzea di Dosoftei (1975), realizzata dallo scultore Iftimie Bârleanu di Iasi, testimonia il coinvolgimento dello storico nell’evoluzione della letteratura romena.

Il visitatore potrà ricostruire il percorso dello sviluppo della letteratura romena a Iaşi, partendo da alcuni dei libri più antichi editi in romeno. Tra i reperti unici è annoverato un Messale, considerato il primo libro stampato in Romania e l’Apostolo, il più antico manoscritto romeno datato e l’Omelia del Metropolita Varlaam, il primo libro stampato in lingua romena, scritto in Moldova. Si aggiungono, una copia della Cronaca di Moldova di Grigore Ureche nonché un modello di macchina da stampa ai tempi del Metropolita Dosoftei.

La Casa Dosoftei, insieme alla Casa del diacono Creangă presso il Monastero Golia sono tra gli edifici più antichi conservati a Iaşi e segnano una pietra miliare nella storia della città.

Orario visite: Martedì – Domenica: 10: 00-17: 00


L’itinerario romantico dell’ex Corte Reale in Moldava

L’ex Corte Reale in Moldova al Palazzo della Cultura è colma di storie legate alla vecchia fortezza con le mura intorno al Palazzo Reale, sorvegliato dalla torre di guardia, con la chiesa di San Nicolae Principesco ove i principi inginocchiavano di fronte al Metropolita quando venivano incoronati, con i giardini, i padiglioni, le cucine e le stalle del palazzo, che si trovavano sul luogo degli attuali giardini Palas. Le tracce della storia sono ancora visibili nella ex stemma della famiglia Rosetti-Roznovanu davanti all’ingresso nel Palas Mall, e nel labirinto di cantine e tunnel sotterranei che attraversano la Piazza del Palazzo. La romantica ed inconfondibile sagoma del Palazzo della Cultura parla del glorioso passato della storica Moldova.

Traduttrice – Mihaela CUCU

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