Anastasie Fătu, un importante medico e naturalista di Iaşi (sec. XIX) fu colui che, nel 1856, su un terreno di proprietà nella zona Ripa Gialla, fondò il più antico giardino botanico in Romania. L’evoluzione del Giardino Botanico di Iaşi non avvenne senza problemi, la posizione e le dimensioni variarono nel corso del tempo. Vi furono delle strutture più piccole nel cortile del Museo Botanico di storia naturale, dietro l’attuale Università di Medicina e Farmacia, “Gr. T. Popa” o dietro il Palazzo dell’Università in Copou, dove si possono ancora vedere alcuni esemplari rari e l’ex serra per le piante esotiche.
L’attuale posizione del Giardino Botanico in Copou, che prende il nome dal suo fondatore “Anastasie Fătu”, fu decisa nel 1964. I terreni adiacenti furono ampliati nel corso del tempo, e, oggi, il Giardino Botanico di Iaşi rimane il più grande in Romania e uno dei il più grande d’Europa. Si estende su circa 100 ettari tra i laghi e sorgenti di acque minerali. L’area più ampia, dedicata alla flora e alla vegetazione romena, si estende su una superficie di 25 ettari. Il complesso di 12 serre illustra gli aspetti della flora e della vegetazione del mondo: piante mediterranee, tropicali, subtropicali (con una ricca collezione di piante grasse), piante ornamentali, etc. Nel 1970 fu allestito un importante reparto dendrologico con nuove piantagioni di tigli, carpini, querce, pioppi ed aceri. In alcune aree vi furono piantati semi di alberi esotici offerti dai numerosi giardini botanici del mondo. Una delle aree più popolari è il ROSETO che annovera più di 600 specie di rose. Le mostre di azalee, nel mese di febbraio e di crisantemi, ogni autunno sono note a livello nazionale. Le mostre hanno un obiettivo scientifico, informativo, e, anche, decorativo. Il reparto fitogeografico occupa una superficie di 13 ettari e dispone di specie sistemate in base al luogo d’origine e in base alla categoria di paesaggio afferente alla zona di provenienza.
Inedito e unico all’interno dell’Orto Botanico è il reparto per gli ipovedenti. Fondata nel 1991, questa sezione comprende oltre 30 specie le cui caratteristiche principali sono il forte profumo e alcune caratteristiche delle foglie, che, al solo tatto, forniscono agli ipovedenti dettagli sulle piante. L’area è dotata di etichette in Braille, che danno le informazioni essenziali su ogni specie esposta.
La ricerca biologica è ben rappresentato al Giardino Botanico. Quindi, esistono laboratori specializzati e team interdisciplinari che sviluppano numerosi progetti di importanza nazionale ed europea. Ad Agigea, sul Mar Nero, l’istituto di Iaşi ha costruito all’interno della stazione di ricerca un piccolo giardino botanico con vegetazione specificai delle dune marine.
Parchi e giardini a Iaşi
Iaşi è la città delle aree verdi e dei parchi. Il più noto è il Parco Copou, un luogo che vanta una lunga tradizione (XIX secolo). Ancora più in alto, sulla collina Copou, fu allestito nel 1923 il Parco dell’Esposizione, realizzato in occasione di una mostra agricola della Moldova riunificata. Vi fu trasferito l’Arco dell’Accademia Mihăileană (dove rimase solo il nome della strada – Arcu), demolito poi nel 1890.Il Parco del Teatro Nazionale si trova nel centro città e ha circa 20 platani monumentali inglesi. Dal 2012, il Giardino Palas offre una moderna area ricreativa con un prato all’inglese, fontana artesiana e romantici gazebo e, dall’altra parte della strada Palat, si prosegue con il Parco Podu Roş vicino alla chiesa Lipovenească (gruppo etnico slavo di origine russa). Altri piccoli parchi sono allestiti nei cortili della Cattedrale Metropolitana, del Monastero Golia e della chiesa di Santo Spiridione.
Traduttrice – Mihaela CUCU