La costruzione della chiesa dell’”Assunzione”, in origine un monastero, iniziò nel 1627 durante il regno in Moldova del principe Miron Barnovschi-Movilă.
Questo condottiero, dolce e pio fondò i monasteri Bârnova (nei pressi di Iaşi), Hangu (Jud. Neamt), Dragomirna (Jud. Suceava), Toporăuţi (Toporivţi, Ucraina) chiesa di San Giovanni Battista a Iaşi, e, ultimò i lavori alla chiesa valacca Uspieńska (Assunzione) chiamata anche Stavropighiadin Liov (Ucraina). Il principe venne convocato a Costantinopoli nel 1633, dove fu accusato di tradimento a causa dei suoi buoni rapporti con la Polonia. Per salvarsi la vita, il sultano Murad IV lo costrinse a convertirsi all’Islam e il suo rifiuto condusse alla sua decapitazione.
La chiesa Barnovschi fu dedicata al Patriarcato di Gerusalemme, diventando così la residenza ufficiale dei Patriarchi dell’Oriente ortodosso di passaggio in Moldova. In questo luogo vissero 19 patriarchi, il più noto dei quali è il Patriarca di Gerusalemme Dositei Notara (1669-1707), che svolse la sua attività a Iaşi per un lungo periodo. Nel cortile del monastero vennero costruite delle celle, case ecumeniche, una scuola in lingua greca e pertinenze per i monaci e per gli ospiti, costruzioni che andarono distrutte nel tempo, soprattutto durante il periodo comunista. Nel ’80 si decise l’urbanizzazione dell’intera area del Centro Civico, il che portò alla demolizione di tutte le pertinenze e la costruzione di palazzi quasi fino alla porta della chiesa, ripercuotendosi sulla resistenza dell’edificio. L’obiettivo era la realizzazione di un fronte di edifici da fiancheggiare il largo viale di nuova costruzione Anastasie Panu per coprire le sagome delle chiese Barnovschi e Bărboi. Tuttavia, la chiesa e il campanile furono salvati grazie all’intervento di specialisti in monumenti storici. I lavori di consolidamento e restauro durarono dal 1994 al 2004. Nei pressi del campanile si possono vedere le vestigie delle antiche celle e, verso i condomini di nuova costruzione, si vedere un cancello per l’ingresso nelle cantine delle case ecumeniche del 1786.
La chiesa si distingue per il terrazzo aperto, costruito nel XVIII secolo in stile barocco, sostenuto da sei colonne di pietra. I campanili sono due, uno sopra della navata, sotto forma di prisma con 12 lati ed una cintura intrecciata, e, il secondo, sopra il terrazzo chiuso, ancora più alto rispetto al primo, con la stessa forma di un prisma, ma con i bordi smussati. Sia la facciata, sia le torrette presentano file di piccole nicchie sopra e sotto le finestre. All’interno, il pronao era originariamente separato dal naos da arcate e colonne che furono demolite per allargare lo spazio della chiesa. L’affresco interno che risaliva al 1880 era in stato avanzato di degrado. Dei disegni originali del 1653, rimase solo il ritratto del fondatore e di sua madre. L’iconostasi in legno di tiglio risale al 1788 e si distingue per le icone di forma ovale. Nella parte centrale, in alto, si trova l’affresco di Gesù Cristo il Salvatore, e, sotto di esso, l’Ultima Cena. Di immenso valore è l’icona miracolosa “Sant’Anna con la Vergine Maria in braccio”, risalente al 1625. Durante gli scavi archeologici, nel 1998, venne scoperta nella navata una tomba con volta in mattoni che conteneva alcune ossa, ma non il cranio. Si crede che vi potesse essere sepolto il principe Miron Barnovschi.
Il campanile fu costruito nel XVIII secolo in grandi blocchi di pietra e mattoni, su due livelli ad arco, una scala a chiocciola e un caveau. Nella torre vi sono 2 campane di grandi dimensioni rispettivamente di 400 e 300 chilogrammi e una più piccola di 70 chilogrammi. La grande campana fu realizzata nel 1628 a Lviv in Ucraina. Dopo la rimozione delle mura di cinta della chiesa, venne chiuso l’ingresso a volta sotto il campanile.
Traduttrice – Mihaela CUCU