La Casa della Cultura degli Studenti venne costruita tra il 1960-1962 sotto la direzione dell’ingegnere Norbert Zilberman, originariamente denominata la Casa della Gioventù.

In passato, sull’attuale logo, verso il parcheggio di fronte all’edificio, vi era il famoso Jockey Club o la società degli appassionati di equitazione, un edificio con un’architettura imponente, non in linea con l’ideologia comunista.

Lo stile della costruzione è tipico della megalomania di quei tempi. Si fa notare per l’ampiezza delle camere e per la facciata principale, con ampie finestre, alte colonne e altorilievi realizzati dallo scultore Iftimie Bârleanu, ove vengono raffigurati giovani interessati a tutte le forme di arte – danza, musica, pittura, teatro, architettura, etc. I giovani eroi comunisti della lotta proletaria erano rappresentati in manifesti, dipinti, sculture e mosaici come persone robuste, lavoratori nel rispetto delle regole del realismo socialista come forma d’arte. Esempi di arte socialista negli edifici a Iaşi si riscontrano anche sulla facciata della Casa dei Sindacati (bassorilievi) o della Facoltà di Ingegneria Civile (mosaico).

All’interno vennero utilizzati marmi bianchi di Ruschiţa, marmo rosso di Moneasa e travertino. La grande sala di spettacoli, con quasi 500 posti, fu il palcoscenico di tante compagnie teatrali, musicali e di danza. La Casa della Gioventù fu descritta dalla stampa di quel periodo come “Santuario delle muse dell’Olimpo” o come “L’Università del tempo libero“. A questo luogo vengono associati nomi di personalità del mondo dell’arte, quali il famoso gruppo musicale Rosso e Nero nonché il celebre batterista del gruppo Ovidiu Lipan Tăndărică, il gruppo umoristico Divertis, e l’ensemble folcloristico Doina Carpaţilor ed il circolo letterario di Fantascienza Quasar oppure il Teatro Ludico Studentesco.

La destinazione dell’edificio rimase la stessa del periodo comunista, ovvero, un luogo dove i giovani possono trascorrere il tempo libero e formare compagnie di danza, teatro, musica e letteratura.


Organizzazioni dei fanciulli e giovani comunisti

Durante l’era comunista, l’istruzione dei giovani nello spirito del socialismo iniziava sin dalla giovane età. La Romania andò oltre U.R.S.S. creando un’organizzazione per i bambini tra i 4 ei 7 anni, chiamata i Şoimii Patriei (Falchi della Patria), con lo scopo di indottrinare i bambini nel culto della personalità del dittatore Nicolae Ceauşescu e di sua moglie, Elena. La divisa era costituita da un basco e pantaloni o gonna blu, una camicia arancione e, al collo, una cravatta rossa. I ragazzi di età 8-14 anni, diventavano Pionieri, veniva loro insegnata la politica del Partito, richiesto di contribuire alla realizzazione degli ideali comunisti. La divisa era formata da una camicia bianca e gonna o pantaloni blu scuro. La peculiarità della divisa dei pionieri era un fazzolettone rosso con il bordo tricolore, per l’ottenimento del quale era d’obbligo giurare davanti alla bandiera. Queste associazioni volevano essere un duplicatolo degli scout nei paesi occidentali. Per i giovani tra i 14 ei 30 anni venne creata l’Unione dei Giovani Comunisti (UTC), un’organizzazione satellite del Partito Comunista Romeno, con l’obiettivo di preparare i giovani a diventare lavoratori esemplari nel raggiungimento degli obbiettivi di produttività. I fanciulli ed i giovani partecipavano alle manifestazioni megalomane organizzate dalla coppia presidenziale Ceauşescu in occasione della Festa della Liberazione (celebrata, in quel periodo, il 23 agosto), del 1 maggio (Festa dei Lavoratori) ed del 26 gennaio (compleanno del dittatore). I giovani venivano coinvolti in attività popolari di massa o sportive – Daciada (considerata l’Olimpiade romena) o artistiche – Cântarea României (Cantiamo la Romania) o il circolo letterario (lt. cenaculum) Flacăra (La Fiamma).

Traduttrice – Mihaela CUCU

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